lunedì 2 agosto 2010

Diario di un viaggio: Silandro (BZ) - Consandolo (FE)

1°Giorno - Mercoledì 21 luglio 2010

Ferrara - stazione
Partenza in treno da Ferrara alle ore 10.50 e dopo i cambi di Bologna, Bolzano e Merano arrivo alle 18.10 a Silandro nella splendida Val Venosta.
Il trasporto delle bici è risultato abbastanza semplice, l'unica difficoltà è stata la scomodità nei primi 2 treni del salire e scendere dal treno con bici e bagagli passando dai vari sottopassaggi. Il prezzo per il trasporto è stato di circa 10 euro a bici non male, pensavamo di spendere di più!
Dopo esserci orientati nel paese abbiamo trovato la Pensione Pernthaler dove, dopo una bella doccia, abbiamo cenato piacevolmente con gulash con polenta e una birra.
La serata è proseguita con una passeggiata per il paese e una sosta in un locale carino (non ricordiamo il nome...) con i tavoli all'esterno coperti da un "tetto" di vitigno!
Bar a Silandro


2°Giorno - Giovedì 22 luglio 2010

La giornata è iniziata con una colazione molto abbondante, a base di panini con salume e formaggio per me e con marmellata per Sarah.
Ci siamo diretti verso la stazione (senza bici in questa giornata!) fermandoci a prendere un po'di frutta e pane per il pranzo. Con il treno siamo arrivati a Laces dove abbiamo preso la funivia per San Martino in Monte (639m -1.740m).
San Martino in Monte - veduta

San Martino in Monte - veduta
San Martino in Monte
San Martino in Monte
Rifugio di Egg

Finalmente siamo scappati dal caldo che anche in valle si stava facendo opprimente e abbiamo respirato un po'di aria fresca anche seduti a mangiare un ghiacciolo e a riempire le borracce al rifugio di Egg.
Il piano originale di scendere a Silandro per i sentieri è stato presto abbandonato perchè rivelatosi non così semplice come si pensava a causa del percorso stretto sul bordo della montagna, non proprio il massimo per chi soffre di vertigini!
Abbiamo ripiegato per la discesa lungo la strada fino a tornare a Laces, 10Km e 1100 metri di dislivello, il paese era un miraggio ma dopo un po'di sofferenza siamo arrivati e abbiamo visto Castelbello.

Castelbello

Dopo il ritorno a Silandro e una bella doccia ci siamo diretti in centro iniziando ad accusare dolore ai polpacci e per me al ginocchio...infine cena e ancora il locale carino dove il barista ha avuto pietà di me e mi ha fornito del ghiaccio per i miei acciacchi.

Campanile di Silandro
Luna sopra i monti

3°Giorno - Venerdì 23 luglio 2010

Prima tappa: Silandro - Laives 89,5km

Finalmente in bicicletta! Dopo un'altra abbondante colazione abbiamo caricato i nostri bagagli ed abbiamo imboccato la ciclabile della Val Venosta direzione Merano.
I due ciclisti all'inizio dell'avventura
Sarah lungo la ciclabile


Castello all'inizio di Val Martello
Il percorso è risultato alquanto piacevole vista il dislivello che ci ha portato dai circa 700 metri della partenza ai 200 di Merano e si è snodato tra la coltivazioni di mele presenti ovunque nella valle.
La conclusione di questo tratto è stata traumatica per il mio intestino...l'avrei scoperto non molti chilometri dopo...una ripida discesa con alcuni tornanti ed un'aria gelida proveniente dal fiume ci ha colti di sorpresa.
Sarah invece ha deciso di sfidare i cespugli con il suo braccio, conclusione? Giudicate dalla foto chi ha avuto la meglio!
Sarah che fa la "spapla"...vittima della natura!

Abbiamo salutato la Val Venosta ed abbiamo proseguito verso Bolzano, con un buon passo siamo arrivati fino a Gargazzano dove abbiamo dovuto ripararci sotto un ponte a causa di qualche goccia di pioggia.
Pioggia dopo Merano

Dopo 70 km ci siamo trovati alle porte di Bolzano dove è iniziata la prima crisi di Sarah messa a tacere da 2 panini al prosciutto e una Coca cola ma allo stesso tempo è iniziata la mia che mi ha costretto alla ricerca disperata di un bar...con bagno!
Bivio a Bolzano
Bolzano centro

Dopo la mia disavventura abbiamo proseguito verso Laives dove siamo riusciti ad arrivare grazie all'aiuto di 2 ragazzini della zona. L'albergo si trovava nella parte alta del paese quindi ultima fatica ma ne valeva la pena!
Camera spaziosa e nuovissima, piscina (utilizzata da Sarah nonostante la pioggia) e tranquillità.
Vista dalla camera dell'hotel

La cena molto curata con buffet di insalate e tre portate, ci siamo sentiti coccolati soprattutto dal dolce tipico dal nome impronunciabile ma veramente sfizioso: pane, nocciole, uva sultanina e cannella il tutto in una "palla" la quale è stata servita con panna e salsa di frutti rossi.
Visto l'ampio terrazzo abbiamo approfittato per fare uno dei tanti bucati visto il nostro esiguo bagaglio (circa 12kg a persona) ma il temporale della notte non ci ha sicuro aiutato a fare asciugare i vestiti.

Vestiti ad asciugare dopo il lavaggio
Temporale in arrivo - vista dal terrazzo

Nonostante la fatica dovuta alle tante ore in bici e al dolore ai polpacci del giorno prima è stata una bellissima prima tappa.

4°Giorno - Sabato 24 luglio 2010
Seconda tappa: Laives - Trento 61,5km


La partenza in questa giornata è stata in ritardo rispetto al solito, la camera accogliente e il letto comodo accompagnati dall'ottimo buffet a colazione, hanno fatto si che prendessimo il via alle 10,20.
Ci siamo diretti in discesa verso la stazione di Laives fino a raggiungere una strada di campagna che ci ha condotto al ricongiungimento con la ciclabile dell'Adige.
Il percorso per gran parte ci è stato facilitato dal vento a favore, che ci ha sospinto nella vallata costeggiando per molti tratti il fiume.
Ciclabile lungo il fiume Adige
Paesaggio in Val d'Adige
Pausa pranzo
Durante la tappa abbiamo effettuato una sola sosta all'altezza di San Michele all'Adige per mangiare una banana che ci ha aiutato nel tratto più difficile all'altezza di Lavis. Qui la confluenza del torrente Avisio nell'Adige ci ha costretto a risalire in parte il fiume trovandoci contro vento e in leggera salita.
Nonostante tutto alle ore 14,20 eravamo già nel parco adiacente l'ostello ad aspettare la nostra camera doppia. La struttura è stata una piacevole sorpresa, per 21 euro a testa abbiamo dormito in una stanza piccola ma pulita e con bagno abbastanza grande che ci ha permesso di fare il bucato del giorno.
Accampamento in ostello
In conclusione abbiamo trasformato la camera in un accampamento!
Il pomeriggio è stato dedicato alla visita della città, Trento si è dimostrata veramente interessante.
Castello di Trento
Montagne sullo sfondo di Trento
Trento centro
Trento centro
Visto il magro pranzo presto si è fatto sentire lo stimolo della fame e quindi alle 19 in punto avevamo già di fronte la cena grazie alla trattoria Primavera. Sarah ha mangiato una pizza bella farcita mentre io ho preso un piatto di speck come antipasto seguito da un piatto abbondante di trofie con patate, pomodorini e pesto.
Buon appetito!
La sera è proseguita a spasso per Trento e Sant' Apollinare, piccola borgata di Trento, dove una sagra era animata dalla musica di un gruppo...Ferrarese con un Consandolese, se non ricordo male, alla batteria! Quanto è piccolo il mondo!
Adige al tramonto
Luna che illumina a giorno il fiume
Tornati all'ostello Sarah si è addormentata nelle 22,30 ed io poco dopo, distrutti dalla lunga giornata.


5°Giorno - Domenica 25 luglio 2010
Terza tappa: Trento - Arco (Riva del Garda) 56km


Sveglia alle 7, piccola colazione all'ostello e partenza alle 8,15.
La mattinata ci ha salutato con un bellissimo sole, abbiamo proseguito per la ciclabile che in pochi chilometri ci ha portato al caratteristico bicigrill di Nomi dove Sarah ha mangiato una brioche molto gradita.
Bicigrill a Nomi
Devid al Bicigill
Abbiamo lasciato la compagnia degli altri ciclisti in sosta e abbiamo proseguito verso l'abitato di Mori dove la ciclabile si dirama, noi abbiamo seguito direzione Riva del Garda abbandonando l'Adige che fino a qui ci aveva accompagnato.
In bicicletta verso Mori
Bivio per Riva del Garda
La strada allora si presentava in salita raggiungendo passo San Giovanni a 287m, strappo con punte di quasi il 10% che Sarah ha superato brillantemente non avendo mai fatto una salita così impegnativa.
Arrivati in cima!
Nel frattempo gli automobilisti ci guardavano dai loro finestrini in coda per arrivare al Lago, è stata una bella sensazione di libertà poter spostarci con le nostre bici e vedere lo splendido panorama da Nago!
Panorama da Nago verso Torbole
La discesa in picchiata verso Torbole ci ha fatto arrivare nel caos della costa, la domenica al Lago di Garda assomiglia alle nostre spiagge della riviera a Ferragosto.
Pausa relax
Siamo così scappati verso Arco e in particolare verso l'Hotel San Giorgio dove siamo arrivati alle 13, nettamente in anticipo rispetto alla tabella di marcia.
Neanche il tempo di lasciare i bagagli in camera che siamo partiti verso Riva per cercare del cibo, trovato un chiosco vicino al lago abbiamo mangiato il nostro panino seduti tra altre centinaia di persone.
Spiaggia invivibile! Siamo tornati subito all'albergo dove abbiamo approfittato della piscina.
Piscina all'hotel San Giorgio
La situazione all'Hotel è da subito risultata surreale, il padrone ci ha comunicato che solo noi saremmo stati nella struttura dato che una comitiva che occupava l'albergo se ne era appena andata, qualche dubbio su questa struttura stava iniziando a venirci...
Verso le 17 siamo saliti in bicicletta verso Arco per cercare il punto informazioni scoprendo così, con piacevole sorpresa, una cittadina carinissima con un centro storico caratteristico sovrastato dal castello.
Castello di Arco
Tornati all'hotel e fatta la doccia siamo andati a cena dove è stato molto strano essere gli unici ospiti, cibo niente di che ma accettabile.
La serata si è conclusa ad Arco bevendo una birra in un locale affacciato sulla piazza principale, tra un giro e l'altro siamo arrivati a quota 80km!


6°Giorno - Lunedì 26 luglio 2010

Sveglia ore 8,45, colazione...una delusione!
Biscotti e dolci di sicuro non freschissimi ma il problema è che ce li saremmo trovati anche il giorno successivo. Già dopo la prima mattinata avevamo deciso che non avremmo consigliato a nessuno questo albergo.
Dopo siamo andati a visitare il Castello di Arco, molto bello ma con una dura salita per arrivare in cima al monte nel quale si trovava, in compenso abbiamo potuto ammirare bei panorami.
Panorama dal Castello verso Riva del Garda
Vista dal castello verso la valle del Sarca
Castello di Arco
Devid all'ingresso della vecchia prigione
Dall'alto abbiamo inoltre potuto ammirare due sportivi in arrampicata libera sulle pareti che ospiteranno i mondiali nel 2011.
Arrampicata libera di due sconosciuti
Una volta scesi abbiamo trovato per caso un distributore di latte fresco con la novità dello yogurt, mangiata una bottiglia da 250g in 2 è stato difficile resistere dalla tentazione di prenderne un altra ma ci siamo riusciti.
A questo punto, attraverso la ciclabile, torniamo a Riva e Torbole godendoci la relativa tranquillità rispetto alla confusione trovata il giorno prima.
Riva del Garda
Torre a Riva del Garda
Nel tardo pomeriggio siamo tornati in albergo per goderci l'unico punto a favore della struttura...la piscina!
Doccia e cena, meglio tralasciare i commenti.
Serata passata questa volta a Riva dove per la gioia di Sarah c'era nella piazzetta un'orchestra giovanile proveniente dallo Yorkshire.
Orchestra giovanile dello Yorkshire
Vicolo di Riva del Garda

Riva del Garda di sera
Il centro di sera
Abbiamo preso una birra lungo il lago e siamo tornati in albergo per preparare le borse ed essere pronti il giorno successivo con l'arrivo a Sirmione. Oggi nonostante nessuna "tappa" abbiamo pedalato più di 40km!


7°Giorno - Martedì 27 luglio 2010

Tappa di trasferimento: Riva del Garda - Sirmione (traghetto)

Sveglia alle 7,10 seguita dalla penosa colazione del giorno precedente e via alle 8,30 per prendere il traghetto per Sirmione.
Abbiamo speso 10,20€ a testa più 3,10€ per ogni bicicletta.
Il viaggio è stato tranquillo ma abbastanza lungo siamo arrivati dopo le 13, dalla nave abbiamo potuto ammirare tutta la bellezza delle coste del lago.
Traghetto
Malcesine dal traghetto
Limone sul Garda
Limone sul Garda
Siamo arrivati a Sirmione un po' in ritardo e con qualche goccia di pioggia, siamo scesi al porticciolo e con fatica siamo passati con le biciclette in mezzo alla gente che accalcava il centro.
Ci siamo avviati verso il nostro albergo "Villa Pagoda" a Colombare di Sirmione, un paio di km in bici dal centro di Sirmione. La struttura si presentava con uno strano mix di stili ma c'era tutto quello che ci serviva.
Scaricate le borse siamo scesi subito alla ricerca di pranzo che alla fine abbiamo comprato in un supermercato e abbiamo mangiato su di una panchina.
Il pomeriggio è proseguito con un giro a Desenzano e la ricerca di un locale per la cena.
Desenzano
Tornati in albergo a fare la doccia ci siamo rilassati e preparati con molta calma.
Alle 20,30 ci siamo trovati "da Roberto" dove abbiamo mangiato una buona pizza prima di proseguire la sera in giro per Sirmione.
Nel centro del paese ad ogni angolo si trovava una gelateria così Sarah si è lasciata tentare da una cialda di gelato...da 7€!!! A dire il vero non si aspettava un prezzo del genere ma neanche fosse così abbondante!
Sarah con il mega-gelato!
Castello di Sirmione
Sirmione centro
Hotel caratteristico in centro
Sirmione by night
Riflessi sul lago
Dopo avere fatto il giro sul lungolago di Sirmione, siamo tornati in camera salutando le nostre bici che anche oggi ci avevano accompagnato per più di 40km.


8°Giorno - Mercoledì 28 luglio 2010
Quarta tappa: Sirmione - Mantova (72km)


Sveglia alle 8,30 con solita abbondante colazione e partenza alle 10,30 con direzione Peschiera del Garda.
Peschiera del Garda
Inizio ciclabile Peschiera - Mantova
Da Peschiera abbiamo seguito la ciclabile lungo il fiume Mincio, in questo tratto abbiamo incontrato pochissime biciclette, a differenza di una domenica di un paio di anni fa quando c'erano intere famiglie.
Questo tratto ci sentiamo di consigliarlo per chi vuole fare un giro tranquillo anche con bambini visto che è completamente pianeggiante e lontano dal traffico.
Dopo circa 20km da Peschiera abbiamo incontrato Borghetto, un piccolo paese a cavallo del fiume con scorci pittoreschi.
Borghetto
Borghetto
Borghetto
Borghetto
Approfittando della vicinanza con Valeggio sul Mincio, ci siamo inerpicati sulla collina avendo visto sulla cima un castello. Il percorso si è presentato più ostico del previsto a causa anche della giornata abbastanza calda ma con un po' di fatica siamo arrivati in cima anche se Sarah non era poi così contenta dell'esperienza...
Castello - Valeggio sul Mincio
Vista dal castello
Proseguendo lungo la ciclabile siamo arrivati ad un bivio dove, su consiglio di una coppia ferma a fare picnic, abbiamo preso la variante del percorso che ci ha portato a Volta Mantovana.
Bivio per Volta Mantovana
Anche in questo tratto il caldo e la salita finale (in aggiunta alla fame) hanno avvilito Sarah, così mentre lei dormiva su di una panchina all'ombra io ho trovato un amico con cui giocare a palla!!!
La bella addormentata
Il nuovo amico di Devid
Pranzo a Volta Mantovana
Concluso il riposino abbiamo trovato un bar dove rifocillarci con panini e gelato, godendoci anche un po' di ombra.
Il percorso è proseguito senza intoppi e alle 17 siamo arrivati alle porte di Mantova.
Castello di Mantova
Essendo in anticipo sull'orario accordato abbiamo approfittato per un giro in città e alle 18 riusciamo ad avere la nostra camera al B&B "Ai Giardini del Tè".
Fatta velocemente la doccia siamo di nuovo usciti alla ricerca di un locale per la cena trovando la "Trattoria Leoncino Rosso" dove Sarah ha provato il caratteristico risotto alla salsiccia e Devid i maccheroni fatti in casa con sugo a base di fagioli, poi insieme un bel piatto di salumi e formaggi.
Trattoria "Leoncino Rosso"
In conclusione locale carino dove si è mangiato discretamente con un prezzo onesto.
Un giro veloce e subito a letto visto che il giorno successivo avevamo programmato partenza presto visto le pessime previsioni per il pomeriggio, così da precedere l'arrivo dei temporali.


9°Giorno - Giovedì 29 luglio 2010
Quinta tappa: Mantova - Sermide (72km)


Come previsto sveglia presto e partenza alle 8,30 senza aver fatto colazione dato che il soggiorno non la comprendeva (B&B only Bed!!!). Giretto per Mantova nella zona di "Palazzo Te" e subito a cercare la via di uscita che ci conduca alla ciclabile lungo il Mincio tenendo la sponda destra.
Tutto sembrava proseguire per il verso giusto quando, tutto ad un tratto, non abbiamo più trovato via di uscita dalla strada che stavamo percorrendo.
Ci siamo trovavati vicino ad un edificio diroccato (avremo poi scoperto essere un forte austriaco) che ci impediva di proseguire, l'alternativa era provare a scendere nel sentiero lungo il lago.
Provando questa soluzione ci siamo trovati in un bosco pieno di zanzare e un sentiero che non sembrava proseguire per molto.
Siamo tornati velocemente indietro sui nostri passi ma in questi brevi istanti le zanzare hanno pasteggiato al banchetto che noi avevamo offerto, soprattutto le braccia di Sarah erano martoriate!
Abbiamo cercato così un percorso alternativo dato che la soluzione all'imprevisto l'avrei trovata solo arrivato a casa curiosando in internet.
Attraverso un tratto di ciclabile e successivamente una strada trafficata siamo arrivati a Bagnolo San Vito dova finalmente abbiamo fatto colazione e abbiamo ritrovato la tanto attesa "destra Mincio" grazie ai consigli di un ragazzo della zona.
Ciclabile verso Governolo
Il fiume Mincio
Vista dalla ciclabile
Il percorso è così proseguito su strada sterrata fino all'altezza di Governolo dove la ciclabile è passata sull'altra sponda.
Ciclovie lungo il fiume
Riparo dalla pioggia

Ci siamo accorti che il Mincio, all'altezza di Sustinente, si è immesso nel fiume Po e abbiamo così proseguito ora sulla sponda sinistra del grande fiume. Tra qualche goccia di pioggia, ma per fortuna senza temporali, siamo arrivati ad Ostiglia dove comprato il pranzo in un supermercato abbiamo trovato un parco attrezzato con panchine e tavoli per mangiare.
Parco ad Ostiglia
Sosta caffè
Preso anche il caffè abbiamo attraversato il fiume per imboccare a Revere la sponda destra del Po.
Vista dalla ciclabile
Esercizi per i muscoli indolenziti!
Arrivo a Sermide
Abbiamo passato diversi paesi fino ad arrivare all'altezza di Carbonara di Po dove il fiume percorreva un'ansa prima di portarci di fronte al cartello "Comune di Sermide".
La cosa ci tranquillizzava visto che i temporali inizavano a diventare minacciosi!
Fiume Po a Sermide
Quasi arrivati ho approfittato per fare una foto "volante" ad una ciclista un po' fuori dal comune!
Suora in fuga!
Finalmente poco dopo alle 15 siamo arrivati a Sermide,abbiamo troviato la "Trattoria Cavallucci" e abbiamo chiesto la nostra camera. Ci si è presentata davanti una stanza molto accogliente, con letto super, tv super e bagno super!!! Cosa potevamo volere di più?
Il nostro desiderio era solo fare una doccia e rilassarci il più possible e così abbiamo fatto.
Camera alla Trattoria "Cavallucci"
Camera alla Trattoria "Cavallucci"
Piccolo giro per Sermide e pizza (2 per me...) alle ore 19, poi gelato per Sarah.
In conclusione alle 20 eravamo già in stanza!
Da quel momento solo riposo e un po' di tristezza visto che di fronte avevamo l'ultima tappa della nostra avventura.


10°Giorno - Venerdì 30 luglio 2010

Sesta tappa: Sermide - Consandolo (79km)

Dopo una lunghissima dormita ci siamo svegliati per la colazione e alle 9.30 eravamo sulla strada verso casa (sob!). Passato Ficarolo, famoso per la rotta del Po, e continuando sulla "Destra Po", ci siamo diretti verso Bondeno incontrando sulla nostra strada la possente Rocca di Stellata.
Rocca di Stellata
Ciclabile Destra Po

Lungo la ciclabile

Dopo una breve sosta a Bondeno, abbiamo trovato quasi per caso l'imbocco della ciclabile "Burana" da noi sconosciuta. Questo ci ha permesso di evitare il percorso che ci avrebbe fatto arrivare a Ferrara con diversi chilometri in più. 
La ciclabile ci ha colpito positivamente, lunghi viali alberati che costeggiavano i canali e le campagne ci hanno portato fino alla periferia di Ferrara.

Devid sul ponte della ciclabile "Burana"
Ciclabile "Burana"

Arrivo al Comune di Ferrara

Ferrara!!!

Qui abbiamo pranzato con piatto tipico...hamburger, patete e gelato da McDonalds!
Ci siamo tenuti leggeri per lo sforzo finale che ci avrebbe atteso!
Prima di imboccare la strada di casa non abbiamo potuto farci mancare un piccolo giro turistico per il centro storico, già percorso 1000 volte ma mai in bicicletta, è stata una strana sensazione!
Davanti al Duomo

Via San Romano

A quel punto ci siamo diretti verso Via Fabbri ma purtroppo abbiamo trovato il passaggio a livello chiuso per lavori che ci ha costretto a percorrere per un breve tratto la trafficata statale 16 fino al bivio per Fossanova San Marco.
Si è proseguito con alcune soste, l'idea di arrivare a casa e il vento contro non erano fattori motivanti.
Siamo passati da tutti i paesi che tante volte abbiamo visto in auto e tra i quali meritava una foto Benvignante con la sua Delizia Estense.
Delizia di Benvignante
Alla fine siamo arrivati in maniera trionfale a Consandolo con mia mamma a fare la foto ai due avventurieri!
Arrivo alla meta!!!
In quel momento con alle spalle più di 500km e negli occhi tanti diversi paesaggi abbiamo provato un mix di emozioni. Orgoglio, malinconia e stanchezza ma consapevoli di avere fatto una vacanza, nel nostro piccolo, memorabile!